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Che tipo di bicicletta elettrica comprare?

 

Una bici da città, pieghevole, o magari una fat bike? Le bici elettriche da questo punto di vista sono come le bici normali: ce ne sono di moltissimi tipi. Per capire qual è la più adatta a voi, pensate a cosa vi servirà.

Vi servirà per andare al lavoro, o magari per andare a fare la spesa? In questo caso il modello più indicato è una bici da città, con parafango, cestino portapacchi, e un telaio a scavalco basso.

La userete invece principalmente per fare delle “sgambate” più lunghe nel weekend, o magari del vero e proprio cicloturismo, con viaggi di più giorni e centinaia di chilometri? Allora sarà meglio rivolgersi a modelli specifici da trekking, dotati anche di batterie al litio capienti per non rimanere a secco a metà giornata.

Ultimamente le fat bike elettriche sono diventate un 'must', per raggiungere il pubblico più giovane; sono mezzi molto accattivanti a vedersi, che danno il meglio di sé negli sterrati in salita.

Altri modelli che possono risultare molto utili, soprattutto ai pendolari che vogliono portare la bici sul treno o su un autobus, sono quelli pieghevoli.

Infine, abbiate chiara in mente la distinzione fra bici elettriche a pedalata assistita e ciclomotori elettrici, e assicuratevi che il veicolo che state prendendo in considerazione possa circolare legalmente su strade e piste ciclabili.

 

Quanto sarà lungo il percorso su cui userete più spesso la bicicletta elettrica?

 

Si tratta di un percorso lungo pochi chilometri, ad esempio meno di 10, e pianeggiante? In questo caso qualsiasi bici elettrica va bene, e potete anche acquistare un modello poco costoso con una batteria poco capiente.

Pensate invece di pedalare per molte decine di chilometri di seguito? Allora è necessario spendere qualcosa in più per assicurarsi una bici di qualità, sia nei componenti meccanici che in quelli elettrici, a partire da un’ottima batteria al litio, che non vi pianti in asso a diversi chilometri da casa.

 

Che caratteristiche avrà il percorso tipo?

 

Ci saranno diverse salite sul percorso in cui userete la bici elettrica? Ottimo, è proprio in questi casi che la bici elettrica può darvi una gran mano. Tenete conto però che l’autonomia di una batteria per bici elettrica diminuisce di molto quando si devono affrontare salite. Anche in questo caso quindi è meglio puntare a modelli con batterie al litio di grande capacità.

 

 

 

Bici elettrica ecco i 10 motivi per acquistarla

 

  • Perché andare in bici è divertente! in fondo si ritorna un po’ bambini sulla bici!!

  • Perché la bici elettrica ti conduce velocemente in qualsiasi posto! senza limitazioni

  • Perché fà bene al tuo organismo! con la bici elettrica fai una sana attività fisica all’aria aperta e la fai magari mentre vai al lavoro

  • Perché fa bene al pianeta! nessuna emissione nociva è il mezzo di mobilità Green per eccellenza

  • Perché andare in bici và di moda! questo forse è il motivo per molti meno utile...

  • Perché risparmi benzina! si calcola che in media uno scooter o una city car per il solo tragitto “Lavoro- Casa e viceversa” consuma dai 50 ai 100 euro al mese in carburante

  • Perché risparmi bollo e assicurazione! con la bici elettrica non è obbligatoria l’assicurazione (noi la consigliamo comunque) e comunque il costo di una polizza completa per ebike al massimo costa 100 euro

  • Perché non paghi il Parcheggio! con l’uso della bici si risparmia in media dai 40 ai 100 euro al mese di parcheggio

  • Perché non paghi il pedaggio o i transiti nelle ztl! altri soldini che ogni giorno puoi risparmiare se acquisti una bici elettrica

  • Perché fa bene alla mente! migliora il nostra stato d’animo ed è un fenomenale Antistress

 

 

 

Triciclo a pedalata assistita

 

Il triciclo elettrico è un mezzo di trasporto confortevole e semplice nell'uso. Mantiene tutti i vantaggi tipici delle bici elettriche a pedalata assistita, e cioè non richiede uso del casco, non obbliga al pagamento di bollo per la circolazione, e non richiede di essere assicurato.

 

Al contrario, il triciclo elettrico sottolinea tutta la libertà che permette solitamente l'uso di una bicicletta, con l'aggiunta di una grande capacità di carico e una sicurezza di movimento inconsueta, grazie al telaio a tre ruote.

 

Secondo le versioni, il triciclo elettrico viene dotato di dispositivo per favorire una corretta impostazione delle curve.

Su alcuni modelli è installato un dispositivo di snodo tra asse posteriore e restante parte del telaio, che asseconda la naturale tendenza della forcella a inclinarsi da una parte o dall'altra (destra o sinistra) secondo la direzione scelta.

Il dispositivo è, in alcuni casi, dotato di sistema di regolazione, che consente di decidere quanto la forcella deve inclinarsi, e quindi di meglio adattarsi alla sensibilità di ciascun conducente.

Oppure, nei casi più sofisticati, sul triciclo elettrico viene addirittura montato un differenziale sull'asse ruote posteriore, il quale assicura un comportamento dinamico prossimo a quello di un automobile, che si evidenzia come assoluta stabilità del triciclo elettrico, e grande tenuta di strada in movimento, anche alle velocità più alte.

O, ancora, può disporre di meccanismo autocentrante, realizzato con speciale molla calibrata, in grado di mantenere il necessario rigore durante la marcia lineare, e di favorire l'inclinazione laterale proporzionale al raggio di curvatura. Inoltre sul triciclo elettrico le ruote di diametro contenuto, 20 pollici la ruota anteriore, e 16 (o 20) pollici le ruote posteriori, permettono di collocare la sella ad una posizione decisamente agevole per salire a bordo, bassa tale da sentirsi sempre sicuri con i piedi a terra.

 

Non da ultimo, la forma del telaio sul triciclo elettrico è studiata per ottenere un punto di scavalco particolarmente basso, con una flessione del ginocchio minimizzata, condizione di assoluto comfort e facilità per chiunque, e che elimina ogni difficoltà anche per i soggetti che hanno problemi agli arti inferiori.

La grande capacità di carico ne fa anche un formidabile compagno di lavoro per le consegne da effettuare nelle aree cittadine a limitazione di traffico.

Accesso garantito nelle ZTL senza limitazioni, inoltre la larghezza contenuta ne permette il passaggio anche attraverso i punti di accesso alle piste ciclabili, con tutti i vantaggi della circolazione riservata ai mezzi a due ruote.

 

Ogni triciclo elettrico viene fornito di documento attestante la qualifica di bici elettrica a pedalata assistita, che dà diritto, ove previsto, alle agevolazioni erogate dallo stato (o dalla regione o dalla provincia o dal comune di residenza).

 

In particolare il triciclo elettrico monta dispositivi elettronici (pas) che rispettano la normativa prevista dal ministero dei trasporti, in accordo con le indicazioni stabilite in sede europea dalla direttiva 92/61/cee, riguardante le EPAC, cosiddette biciclette a pedalata assistita elettricamente. Tale dispositivo interrompe l'alimentazione al motore elettrico non appena si raggiunge la velocità max consentita, oppure quando si cessa di pedalare.

Legge italiana di riferimento 388 del 23/12/2000 art 145 comma 6 e decreto attuativo ministero ambiente pubblicato su gazzetta ufficiale del 22/05/2001.

 

 

Come scegliere la MTB a pedalata assistita

 

Le mtb elettriche possono essere un ottimo modo per pedalare più facilmente nella natura, permettendo a molte persone di percorrere sentieri e strade sterrate con un impatto ambientale estremamente minore rispetto a quello di una moto da fuoristrada.

I puristi della mtb storcono un po’ il naso di fronte a questi mezzi, criticando il fatto che molte più persone possano accedere ai sentieri di montagna una volta riservati a chi è molto allenato.

In realtà basta provare una mtb elettrica per capire che il motore aiuta, ma non sostituisce la pedalata, e in salita bisogna comunque faticare.

I biker più allenati e tecnicamente più abili possono usare questi mezzi per raggiungere vette e luoghi prima off-limit, e per divertirsi anche in salita. Anche chi non è un virtuoso delle ruote grasse però, se si limita a usare la mountain bike elettrica su terreni di media difficoltà dove non è richiesta una guida estremamente tecnica si può togliere numerose soddisfazioni, sfruttando il piccolo motore elettrico per arrivare un po’ più in alto o un po’ più lontano.

A parità di pendenza di una salita, pedalare su sterrato è molto più faticoso che pedalare su asfalto, per cui l’assistenza del motore risulta ancora più decisiva. In particolare, è sulla salite scorrevole che questi mezzi danno il meglio.

 

Anche il mercato delle mtb elettriche si è ormai molto diversificato, e sono disponibili versioni elettriche di modelli 26″, 27,5″ (anche in versione Plus) e 29″, così come mtb front (con solo la forcella anteriore ammortizzata) o full (con anche una sospensione posteriore). In grande aumento anche la disponibilità di fat bike elettriche.

 

I componenti elettrici delle e-mtb

 

Come tutte le bici elettriche, anche le mtb elettriche hanno quattro componenti elettrici principali: motore; sensore di pedalata; batteria; schermo/computer di bordo.

 

Le mountain bike serie montano praticamente tutte un motore centrale, evitando motori montati sul mozzo della ruota posteriore o anteriore. Il motore centrale ha una serie di caratteristiche che lo rendono vincente in una mountain bike.

Prima di tutto permette una migliore distribuzione del peso, che a sua volta determina una più facile gestione della bici; con gli stress a cui sono sottoposte le ruote poi (buche, sassi…) meglio evitare di appesantirle di 3-4 chili con un motore al mozzo; in caso di forature, la sostituzione della camera d’aria avviene esattamente come nelle mtb normali, senza dover fare i conti con i cavi di un motore al mozzo.

 

Agendo direttamente sulla trasmissione, i motori centrali permettono anche un maggiore controllo della potenza erogata, soprattutto se abbinati a un sensore di sforzo; inoltre, potendo sfruttare i rapporti della trasmissione, i motori centrali possono lavorare a regimi di rotazione più elevati e quindi più efficienti – una differenza fondamentale soprattutto nelle salite ripide che si incontrano in montagna, lungo le quali un motore al mozzo – costretto a regimi di rotazione più bassi – potrebbe surriscaldarsi e bloccarsi. Ricordiamo che per essere riconosciute come “bici” dal Codice della Strada, il motore deve avere una potenza massima di 250W, e deve assistere la pedalata fino ai 25 km/h; bici con motori più potenti possono essere usate solo in aree private, e vanno omologate come ciclomotori (operazione estremamente complicata).

 

Il sensore di pedalata è fondamentale in una bici elettrica; ne esistono di due tipi: quello più semplice è in grado di rilevare solamente se i pedali stanno girando o no; i sensori di sforzo (o di coppia, o torque sensor) invece sono in grado anche di rilevare l’intensità della pedalata, a partire dalle torsioni meccaniche che si generano nel sistema di trasmissione quando si preme sui pedali.

In pratica, i sensori di sforzo sono in grado di “capire” se stiamo spingendo al massimo o se ci stiamo invece limitando a pedalare con più calma.

A partire da questi dati, la centralina calcola la potenza da far erogare al motore, che è proporzionale alla forza con cui stiamo spingendo sui pedali. In questo modo, i sensori di sforzo determinano un comportamento molto naturale della mtb elettrica, che segue fedelmente le nostre richieste di maggiore o minore potenza.

In una mountain bike elettrica è fondamentale scegliere questo tipo di sensore, evitando il tipo più semplice (quello che rileva solo se i pedali stanno girando o no) che rende la bici meno facile da gestire. Tutti i principali sistemi per mtb elettriche (Bosch, Yamaha, Focus Impulse…) usano sensori di sforzo.

La batteria è ciò che dà energia al motore. Le mtb elettriche montano batterie al litio, leggere e capienti. La capacità di una batteria si misura in Wh, che non sono altro che i V moltiplicati per gli Ah (una batteria da 36V e 10 Ah ha una capacità di 360Wh).

L’autonomia di una bici elettrica si misura intuitivamente in chilometri di percorrenza, ma per le mtb elettriche ha molto più senso parlare di metri di dislivello che è possibile coprire con una batteria carica. L’autonomia reale comunque dipende da moltissimi fattori: pendenza della salita, peso del biker, livello di assistenza selezionato e molto altro.

Consigliamo di scegliere mtb con batterie di capacità non inferiore ai 400Wh, che sono generalmente sufficienti per coprire 1000 metri di dislivello. Infine, di una batteria è importante anche il posizionamento: si tratta di un componente pesante (fra i 3 e i 5 chili circa) e il suo posizionamento influisce sulla guida della bici; la posizione migliore per una mtb elettrica è senza dubbio quella che prevede la batteria integrata nel tubo obliquo del telaio.

Le batterie posizionate verticalmente dietro al tubo verticale del telaio allungano troppo il carro penalizzando la guida; le batterie posizionate sul tubo orizzontale del telaio invece alzano troppo il baricentro.

 

Gli ultimi componenti importanti in una mountain bike elettrica sono quelli che servono a controllarne le funzioni: schermi, pulsantiere, computer di bordo… Quando si pedala su una strada sterrata, è fondamentale avere sempre il massimo controllo del mezzo, per cui questi componenti devono rispondere a due requisiti: i pulsanti devono essere facilmente raggiungibili senza staccare le mani dal manubrio e anche senza guardarli; lo schermo deve essere facilmente leggibile.

Questo risultato si ottiene separando fisicamente la pulsantiera (da posizionare vicino a una delle manopole, in posizione facilmente raggiungibile col pollice) dal display (da posizionare centralmente sul manubrio, dove è protetto dalle cadute e facilmente leggibile).

Sconsigliati assolutamente tutti i sistemi che obbligano a staccare la mano dal manubrio per modificare le impostazioni della ebike. Il computer di bordo permette di selezionare i livelli di assistenza: è preferibile che ce ne siano almeno 4, per poter gestire con precisione la potenza del motore e di conseguenza il consumo della batteria.

I sistemi di ultimissima generazione integrano anche navigatori gps cartografici.

 

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